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tessere di un mosaico

Fin dall’inizio, nella adolescenza la motivazione è stata la ricerca di me, attraverso libri sapienziali, saggi, filosofici e psicologici perché come scriveva Hermann Hesse “tutti i libri del mondo non ti danno la felicità, però in segreto ti rinviano a te stesso”.
In seguito la lettura e stata anche il piacere della conoscenza (della storia, dell’uomo, e del suo habitat). Più tardi con la scelta di partecipare al gruppo al quale appartengo da quasi cinque anni e avvenuta la magnifica scoperta che con la condivisione e l’approfondimento comprendevo meglio ciò che leggevo.
Posso dire che per me la lettura e stata un viaggio ed in itinere ho maturo la consapevolezza che, come scriveva Christa Wolf “Io comprendo solo ciò che condivido”.
Queste sono le mie motivazioni e mi auguro possa continuare questo viaggio avendo sempre spazio di parola scambievole per un confronto arricchente nel rispetto delle diversità culturali.

Armida M.

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La discussione collettiva dopo la lettura personale del testo, stimola alla riflessione, all’approfondimento, a scoprire pensieri e motivazioni sottese.
L’approcciarsi al testo diventa non solo una piacevole lettura distensiva, ma un vero interesse capace di suscitare curiosità e stimolare pensieri profondi.
L’apporto di ciascuno, all’interno del gruppo e a seguito di una propria esperienza di lettura del medesimo testo, arricchisce la conoscenza, evidenzia situazioni e sentimenti che malgrado un’attenta lettura personale, possono essere sfuggiti.
Tutto ciò è arricchente e stimolante, sviluppa un pensiero critico e porta ad un’attenta capacità di predisporsi al dialogo costruttivo anche di fronte ad idee o riflessioni contrastanti.

Grazia D.

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Il fatto di fare parte di un gruppo di lettura rappresenta per me una grande opportunità in quanto mi consente di conoscere autori ed opere che magari non avrei scoperto; molto importante (anche se non lo vivo come vincolante) il fatto di avere una scadenza entro la quale portare a termine la lettura del libro del mese.
Nel momento in cui ci incontriamo avverto la “curiosità” di conoscere le idee e le impressioni degli altri componenti: se il loro parere coincide con il mio mi rafforza nella mia convinzione, ma ancora più stimolante è quando il/i parere/i non collimano in quanto mi viene offerta l’occasione di ri-vedere la mia posizione e ciò mi arricchisce non solo sotto l’aspetto delle conoscenze, ma anche mi aiuta a decentrarmi e … non è poco!
Spesso capita che ci siano richiami ad altre opere dell’autore (che sono state lette dai compagni di percorso) e questo è uno stimolo a leggerle.
Unico limite è il fatto di essere stati /essere ancora on line: faccio fatica ad intervenire a distanza in quanto trovo difficoltoso inserirmi senza poter condividere gesti, intonazioni particolari e sguardi.
In conclusione il gruppo è una grande opportunità

Luigia C.

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Scegliere un percorso, tenersi in punta di parola, portando in dote un libro.
La scoperta e la meraviglia e la consapevolezza maturata negli anni di lettura condivisa negli sguardi, nei gesti, nelle voci dissonanti, di molteplici significati stratificati, sottesi alle parole, che nel primo approccio individuale alla lettura, spesso non si rivelano nella ricchezza offerta da una polifonia di mappe, tracciata lettura dopo lettura.
Il gruppo di lettura del giovedì un territorio, la misura di un abbraccio che accolga, come necessaria e insostituibile ogni voce.
La parola del maestro, dice un racconto ebraico, appariva a ciascuno un segreto destinato all’orecchio suo e a nessun altro: sicché ciascuno sentiva come sua, e completa la storia meravigliosa che egli narrava nelle piazze e di cui ogni nuovo venuto non udiva che un frammento. Cristina Campo

Marina P.

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Confesso che non riuscirei a leggere in gruppo in quanto d’abitudine lo faccio sempre in solitaria. Sono abituata a far “accomodare” l’autore sul mio divano, magari di notte (soffro d’insonnia) o nel pomeriggio al tavolino per un tè, ascoltare e leggere quello che ha da dirmi, tutto questo solo io e lui o lei. 
Come ho detto la scorsa sera, il libro per me è come un “amico,” quando sfoglio l’ultima pagina provo un senso di abbandono. Per fortuna ci siete voi che avendo conosciuto lo stesso amico, mi fate di nuovo rivivere i momenti passati con lui. Tutto prende forma, diventa reale.
Faccio parte del gruppo da non molto tempo, in presenza un paio di volte, poi, per via della pandemia, solo on line. Mi trovo bene, non ho mai notato forme di esibizionismo, soltanto scambi di pensieri profondi, scambi sulla scrittura e sull’autore.

Maristella G.

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Faccio parte del gruppo di lettura del giovedì del Pertini solo da qualche mese. Sono finita a Cinisello quasi per caso, ma il Pertini è stato il motivo per cui sono rimasta qui. Leggo libri sin dalle elementari e per me è sempre stato un bisogno impellente, quasi naturale come respirare. Eppure per la maggior parte del tempo è stata sempre un’esperienza solitaria.
A volte quando finisco di leggere un libro mi rimane dentro una sensazione di vuoto, di perdita, perché abbandono la vita vissuta in quel romanzo; altre invece ho una voglia incredibile di condividere le mie idee e confrontarmi, per sapere se altre persone che hanno letto lo stesso libro hanno avuto le mie stesse impressioni o se mi sono persa qualcosa o c’era un punto di vista totalmente diverso su cui non avevo riflettuto.
Mi sono decisa a vincere le mie paure e ad avvicinarmi a questo progetto perché il programma mi sembrava irresistibile e avevo una voglia matta di parlare di uno degli scrittori proposti nel programma con altre persone che lo avevano letto.
Quell’incontro ha superato le mie aspettative e vinto le mie paure perché sono stata accolta da persone splendide con cui è stato naturale parlare e confrontarsi e che mi hanno fatto scoprire punti di vista su cui non avevo pensato.
Persone incredibilmente intelligenti che educatamente si confrontavano tra di loro e pazientemente ascoltavano senza mai prevaricare e rispettando anche le opinioni a cui non erano d’accordo in una tavola rotonda perfetta.

Nadia C.

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Io ho iniziato a partecipare al gruppo di lettura durante il lockdown del 2020, perché sentivo la necessità di portare in casa stimoli costruttivi ed edificanti.
Il gruppo è stato e continua ad essere una ricchezza infinita, che non arriva solo dalla lettura personale, dalla scoperta di libri e autori che altrimenti non conoscerei ma anche, e soprattutto, dalla ricchezza della condivisione.
Interpretazioni molteplici, opinioni diverse e ricchi approfondimenti sono il quid in più che mi permette di guardare il libro, l’autore, la storia con sguardo nuovo e mi permette di apprezzare tante sfaccettature che, con la lettura privata, non emergerebbero.
Mi piace prendere appunti e tenere traccia concreta del percorso; a volte, tempo permettendo, la lettura di un libro proposto nel gruppo mi porta a leggere altri libri dello stesso autore o prendere nota di qualche titolo per il futuro …

Sara M.

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L’incontro mensile con il gruppo di lettura è, per me, un momento di confronto e arricchimento.
Molti (come faccio anche io) preparano un intervento di apertura della discussione dopodiché seguono dibattiti sui vari spunti proposti o altri che sopravvengono.
La lettura e l’eventuale lavoro di preparazione dell’incontro sono prevalentemente privati e personali e il momento della condivisione è, proprio per questo, estremamente interessante.
Questo fermo restando che ognuno (anche a prescindere dagli appunti presi durante la lettura) porta comunque con sé il suo bagaglio culturale e le impressioni che, non sempre gli sono risultate evidenti ma che emergono, o si formano, nel momento della discussione.
Altri arricchiscono i contenuti del libro con ricerche/lavori paralleli da proporre al gruppo prima dell’incontro o durante il suo svolgimento. Insomma un lavoro molto aperto a vari tipi di contributi e culturalmente molto appagante

Andrea G.

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La curiosità, l’amore e la passione per la lettura, condividendo lo spazio sia fisico che virtuale in cui si muove il gruppo, all’interno della Biblioteca Civica. 
L’attesa è il tempo che intercorre tra la lettura individuale e il momento collettivo di confronto e di costruzione dell’ordito, in cui trovano posto le parole di ognuno.
Ogni parola si offre nei suoi multipli significati, simili alle faglie di una colonna geologica: ciascuna diversamente colorata e abitata, ciascuna riservata al grado di attenzione di chi la dovrà accogliere e decifrare. Cristina Campo

Daniele M.

nota a margine

Chi sono i lettori del GIelleGI (gruppo di lettura del giovedì)?

Il nostro gruppo di lettura è un gruppo autogestito che condivide la responsabilità della conduzione, senza la presenza di un coordinatore. Nove incontri, con cadenza mensile, di norma il terzo giovedì di ogni mese (da cui il nome del gruppo).
A settembre, all’inizio della stagione, i lettori che hanno condiviso il percorso precedente si ritrovano con nuove proposte di lettura, per scegliere il percorso da adottare: si procede con votazione, a “scrutinio segreto” – due le preferenze a disposizione – e con tanto di “ballottaggio”.

Nonostante diversi tentativi il GIelleGI non è ancora correttamente geolocalizzato sulla cartografia della Mappa della Rete dei Gruppi di Lettura. Il gruppo di lettura di Cinisello era inspiegabilmente sempre ‘altrove’! (Una geolocalizzazione che non s’ha da fare!) …

“Vorrei sempre essere altrove, dove non sono, nel luogo dal quale sono or ora fuggito … solo lungo il tragitto tra il luogo che ho appena lasciato e quello dove sto andando … solo in viaggio sono felice.” (Thomas Bernhard).
Inizialmente eravamo a Padova, per qualche settimana in Centro America, ultimamente siamo stati a Racconigi … sicuramente un problema di coordinate. Anche se ogni nuovo libro è un nuovo viaggio, in realtà la sede del gruppo è presso la Biblioteca Civica del Comune di Cinisello Balsamo “il Pertini”.

Rete
Rete dei Gruppi di Lettura (link)

Nonostante
La lettura nonostante (link)