Federico Caffè
«Ciò che gli altri definiscono utopia è solo anticipazione di esiti che debbono superare le resistenze del presente»
ERMANNO REA – L’ULTIMA LEZIONE
Se la scomparsa dell’economista Federico Caffè rimane uno degli enigmi irrisolti della storia di questo paese, la lezione che ha lasciato sorprende per la sua desolata, illuminante attualità: “Al posto degli uomini abbiamo sostituito i numeri, e alla compassione nei confronti della sofferenza umana abbiamo sostituito l’assillo dei riequilibri contabili”.
Il 15 aprile 1987, Federico Caffè esce di casa all’alba. Di lui non si saprà più nulla, nonostante le minuziose ricerche di parenti, allievi e amici. Suicidio o ritiro in convento? Economista “disubbidiente”, teorico scontroso e problematico di un welfare state senza cedimenti a compromessi e clientele; “seduttore intellettuale” tutto dedito all’insegnamento e alla formazione.
Federico Caffè, ordinario di Politica economica e finanziaria presso l’Università “Sapienza” di Roma, è stato il massimo esponente italiano del pensiero keynesiano.
I suoi allievi, nel corso di oltre trent’anni, hanno formato un gruppo eterogeneo di economisti. Da un lato gli studiosi come Bruno Amoroso, Nicola Acocella, Marcello De Cecco che hanno esplorato con la ricerca critica, anche radicale, alcuni aspetti del capitalismo contemporaneo. Dall’altro, quegli allievi che hanno seguito una carriera nelle istituzioni finanziarie pubbliche e private, come Ignazio Visco e Mario Draghi. Federico Caffè è stato il massimo esponente italiano del pensiero keynesiano.
Ermanno Rea ricostruisce un periodo storico prossimo che sembra dimenticato. Lo fa narrando la vicenda umana di uno studioso riformista, la sua solitudine esistenziale ed intellettuale, la sua integrità morale. Perché se Ettore Majorana temeva gli effetti di un cattivo utilizzo dell’energia atomica per l’umanità, Caffè si preoccupava di dare risposte alle problematiche universali della disoccupazione, della fame del mondo, della sussistenza.
Un libro singolare, una inchiesta-racconto, una narrazione civile, che ricostruisce il contesto di una vicenda personale avvolta nel mistero, ma anche un pezzo della storia italiana in cui l’economia ha provato a pensare un paese diverso e più giusto.
… Finché spuntò l’idea buona: chiedere a un disegnatore umoristico una vignetta «su misura», un’immagine che parlasse di lui, di loro, di Keynes … la scelta del disegnatore cadde su Emilio Giannelli … naturalmente il vignettista accettò l’incarico; anzi se ne dichiarò altamente lusingato, chiedendo come compenso unicamente una copia del manuale universitario di Caffè …
Lungo il percorso
Bruno Amoroso ripercorre l’avventura intellettuale ed esistenziale del suo maestro, Federico Caffè. Il ritratto che emerge dalle pagine di questo libro, dalle numerose lettere inedite del maestro all’allievo e amico, è quello di uno studioso attento alla vita quotidiana della gente «per quelle migliaia di persone di cui non si parla mai, delle quali si sa poco o nulla». Un economista umanista, radicalmente avverso al tecnocraticismo per il quale “l’economia è un importante strumento al servizio del benessere delle persone”.
“La sua scomparsa, la sua uscita di scena così improvvisa, almeno nelle modalità, non furono, ed oggi ne abbiamo le prove, una fuga. Troppo alto, in lui, il dovere morale per sfuggire. Scomparendo lancia il suo grido, urla al mondo la sua solitudine che non è solitudine personale ma politica, culturale, intellettuale è quella che lui stesso aveva definito la solitudine del riformista”.
Bruno Amoroso
Federico Caffè fu uno dei principali diffusori della dottrina keynesiana in Italia, occupandosi tanto di politiche macroeconomiche che di economia del benessere. Al centro delle sue riflessioni economiche ci fu sempre la necessità di assicurare elevati livelli di occupazione e di protezione sociale, soprattutto per i ceti più deboli. Raccontato da Daniele Archibugi
(Audio – link)
Per ricordare la figura di Federico Caffè, Memos ha ospitato il giornalista Roberto Da Rin del Sole 24 Ore e l’economista Giorgio Lunghini
(Audio – link)
Rai Televideo di Augusto Frascatani
(Video – link)
Estratto video dal dibattito con Paolo Martini – Radio Radicale (link)